Stagione 2017-18, 15° ritorno. BC Castelnuovo Scrivia- AS Vicenza

Eco Program BC Castelnuovo Scrivia – AS VelcoFin Vicenza  51-59 (20-15; 27-35; 44-48)

Castelnuovo: Repetto, Corradini 2 (1/2, 0/1), Rosso 6 (0/4, 2/5), Katshitshi 9 (4/10), Madonna 7 (0/4, 2/7), Vitari (0/1), Borghi (0/2 da 3), Colli 15 (1/3, 3/4), Ljubenovic 10 (4/8, 0/1), Giacomelli 2 (1/4). Giangrasso e Quintiero ne. Allenatore . Fabio Pozzi

Vicenza: M.Destro ne, F.Monaco, C.Mingardo 3, F.Destro 6, V.Stoppa 10, I.Gamba 2, L.Ferri (cap) 8, M.Brcaninovic 20, F.Santarelli 9, E.Zanetti 1,. F. Pizzolato ne, V. Maculan ne. Allenatore. Jonata Chimenti

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 Arbitri Marco Albertazzi di Bologna e Dario Tulumello di Pietra Ligure (SV)

TORTONA, 28 aprile 2018 – Il premio? Un’altra trasferta in Piemonte. Ancora a Tortona e, di nuovo, per affrontare Castelnuovo Scrivia. Questa volta, però, in una sfida senza appello: quella valida per il quarto di finale PlayOffs, in calendario sabato prossimo sul legno del Palasport “Uccio Camagna”, tempio cestistico riconosciuto dell’operosa cittadina sita nella provincia di Alessandria. Proprio così, il primo turno dell’appendice di stagione saluterà un nuovo confronto tra Eco Program e VelcoFin, quasi… derubricando quello dell’ultima di regular season a gustosa anteprima del piatto forte in arrivo con l’apertura di maggio. Nello spicchio di terra che lambisce la sponda destra dello Scrivia, Vicenza compie appieno il suo dovere, regolando le padrone di casa complice una prova di grande maturità e personalità, attenzione e sacrificio, supplendo ad una serata asfittica dall’arco (1/11) con la produzione nel pitturato (26 realizzati contro 12) e la capacità di capitalizzare le seconde opportunità (13-4) garantite da rimbalzi e recuperi. VelcoFin si aggiudica i due punti grazie al parziale di 0-10 che la rimette pienamente in partita nei primi 4′ della seconda frazione (20-25 back-door di Ferri), alla capacità di reagire al 12-1 che, nel terzo periodo e in poco più di 5′, riporta avanti Scrivia (dal 31-40 firmato Federica Destro dai 6.75 all’aprirsi del 3′ sino al 43-41 di Colli a 2’51” dall’ultimo mini riposo) e alla lucidità nello sfruttare i tanti viaggi in lunetta guadagnati (18/23) attaccando il ferro. Vince, soprattutto, perché sa di non poter lasciare alcunché di intentato per provare a salire sul quinto gradino della griglia.

Peccato che, nell’occasione, i doni altrui non arrivino – Crema difende la quinta posizione superando un Villafranca padrone della terza poltrona, Marghera espugna Torre Bondone, negando il filotto ad Albino e superando Vicenza in virtù del quoziente canestri negli scontri diretti – e le biancorosse chiudano settime, meritando così un nuovo faccia a faccia con Corradini e compagne. Che potrebbe rivelarsi aperto ad ogni soluzione, nonostante gli alti e bassi sin qui evidenziati da Ferri&C. e la riconosciuta qualità di una formazione, quella castelnovese, che ha disputato, da protagonista, un campionato nel quale ha sempre abitato nel salotto buono della graduatoria.

1° periodo – Corradini, Madonna, Colli, Ljubenovic e l’esplosiva Katshitshi formano il quintetto di casa, Vicenza sceglie di “abbassare” il suo inserendo Stoppa per Zanetti e confermando Santarelli – F. Destro, play e guardia, Brcaninovic in ala (chiuderà con la doppia doppia di 20 punti e 15 rimbalzi, 8/11 ai liberi) e, al solito, capitan Ferri a combattere sotto i tabelloni. Sono Ljubenovic e Katshitshi a “sporcare” il referto (4-0, 2′), canestro e personale aggiuntivo sul 1° Corradini permettono a F. Destro di rintuzzare la prova di fuga alessandrina (4-3, 2′): il bonus Eco Program arriva già al 4′ sul 1° di Colli (5-3), ma tocca proprio alla n. 13, in meno di 40”, recapitare le due triple che sollevano Castelnuovo all’11-5 quando metà frazione è ormai in archivio. Due liberi di Ferri e il drive targato Stoppa (11-9, 7′) riportano le viaggianti ad un possesso di distanza, quando Monaco ha preso campo per F. Destro e Zanetti si appresta a farlo per il capitano dopo la sospensione richiesta da coach Pozzi. A Ljubenovic rispondono Santarelli (2/2, 1° Rosso) e Stoppa in zingarata per il 13-13 a 2’46” dalla prima sirena: il tracciante di Rosso, Ljubenovic e Katshitshi – tra le ultime due trovano posto i due personali di Santarelli sul 1° Giacomelli – sanciscono il 20-15 del tempino.

2° periodo – Dal mini intervallo esce una VelcoFin trasformata e non solo perché Ferri rileva la bosniaca: uno contro uno di Mingardo, che forza il 2° di Giacomelli, ed ecco il 2+1 del 20-18 (1′), dentro ancora Brcaninovic, che ne mette cinque di fila tesaurizzando due recuperi offensivi (20-20) e l’and1 (20-23) concesso dal 2° di Colli (4′), infine il back-door di produzione Ferri (20-25, 4′) che suggerisce il “minuto” interno. Si materializza al 5′ il bonus ospite, a Colli (2/2) rispondono Gamba da sotto, premiando l’assist di Stoppa e Ferri (22-29, 6′), prima che il tracciante di Madonna riavvicini le sue (25-29) “chiamando” il timeout vicentino con 3’20” sul cronometro. Vicenza è lì, Stoppa e Ferri confezionano un minibreak di 0-4 per il 25-33 (8′), margine che resiste sino al 20′ (27-35).

3° periodo – Aprono le danze Corradini dal mezzo angolo 29-35 (1′) e Katshitshi in contropiede, per il 4-0 interno che vale il 31-35 al 2′: Stoppa più F. Destro, che, dall’arco, finalizza un’ottima circolazione di palla, regalano a VelcoFin il +9 del 31-40 (3′). La reazione dell’Eco Program non si fa attendere: inizia Giacomelli (33-40, 4′), continua Ljubenovic (35-40, 2/2 sul 2° Ferri al 5′), trepunti di Madonna (38-40, 6′) – con le beriche in affanno dopo il 3° di Stoppa, un timeout e la persa di Santarelli – tripla di Rosso (41-41, 7′) e jumper di fabbrica Colli (12-1, 43-41, 8′). Cinque minuti di buio nei quali VelcoFin raccatta un personale (su due) di Santarelli sul 3° Katshitshi. E’ il momento più difficile: Brcaninovic costruisce un “passo e tiro” per il 43 pari (9′), Zanetti allunga dalla linea (1/2, 43-44, 1° Vitari) ed è la ragazza di Tuzla a chiudere la frazione (44-48) con le viaggianti ancora a condurre.

4° periodo – Si va avanti a piccoli strappi: prima di incappare nella 4° infrazione, Katshitshi griffa il 46-48 (1′), Brcaninovic (1/2, 3° Corradini) e Santarelli, con drive mancino, issano le biancorosse al 46-51 del 4′: altro 1/2 Brcaninovic (2° Ljubenovic nel bonus) e 46-52 al 6′, giusto 50” dopo il “minuto” Pozzi. Ljubenovic ricuce a -4 (48-52, 7′) trasformando una cattura sotto il ferro d’attacco, Brcaninovic fa il 2/2 del 48-54 e, a 2’21” dai saluti, Santarelli attacca a sinistra forgiando il 48-56 che sa di sentenza e costringe Scrivia a parlarci sopra. Per 90” nulla accade: poi è Colli a griffare il tracciante del 51-56 a 44” dalla sirena finale, ma la morbida parabola di Stoppa, dal mezzo angolo (51-58, 10′) allontana ogni timore per rimandare tutti alla “gara unica” dei Quarti.

Il prepartita

L’ultimo appuntamento nell’agenda della stagione regolare riserva a Vicenza il viaggio verso Tortona e, ancor più, la sfida con Castelnuovo Scrivia, ultima utile per provare a migliorare la classifica – leggi quinto posto da raggiungere – in vista dell’appendice di stagione. Già, provare. E, perché no, sperare, se è vero che all’imprescindibile successo biancorosso dovrebbero far compagnia anche gli aiuti altrui, primo tra tutti il passo falso interno di Tec-Mar con Villafranca, dal canto suo assolutamente certa del terzo posto in classifica. Regali puntualmente arrivati in precedenti occasioni e che VelcoFin ha …rispedito ai mittenti – Marghera e Albino sono gli ultime due – delegando così ad altri il compito di scriverne il destino. Insomma, vincere potrebbe anche non bastare: ma senza i due punti con l’Eco Program, Ferri&C. potrebbero, al massimo, conservare la sesta piazza – magari ritrovando Crema e spazzando comunque via la possibilità di giocare il quarto di finale tra le mura amiche – oppure scendere sino al settimo (ecco Castelnuovo) e ottavo (Ecodent Alpo) gradino. Se non addirittura al nono, se a chiudere la griglia fossero, appaiate, Vicenza e Udine, con acclarato svantaggio negli scontri diretti (0-2) e conseguente primo turno a Costa Masnaga.

A rendere ancor più impervia la salita da affrontare ci sono non solo il valore di Castelnuovo Scrivia, saldamente attestato nell’inattaccabile e non migliorabile quarta posizione della graduatoria, ma anche e soprattutto le incertezze che agitano i sonni vicentini: le sconfitte inanellate con Giants e Fassi hanno lasciato più di un segno, minando consapevolezza e sicurezze del team affidato a coach Chimenti, tanto da spingere il front-office di viale Anconetta ad incontrare atlete e staff per offrire loro un contributo di fiducia e positività. In ottica trasferta piemontese, come tappa propedeutica ad un playoff tale più di nome che di fatto.

Detto di casa VelcoFin, è quanto meno doveroso rendere omaggio ad un Eco Program che, nel girone di ritorno, ha saputo mettere assieme ben undici risultati utili a fronte di tre sole sconfitte, due delle quali – con Marghera (3^) e a Bolzano (10^) – quantomeno inaspettate, almeno rispetto a quella rimediata a Villafranca: che, a conti fatti e con il 2-0 a favore delle scaligere, impedisce alle castelnovesi di raggiungere il gradino più basso del podio. Senza dimenticare che Scrivia si presenta al faccia a faccia con VelcoFin esibendo il biglietto da visita del poker vincente calato nelle ultime quattro giornate. Scusate se è poco. Squadra che dispone di un roster profondo, quella guidata da Fabio Pozzi molto deve all’esperienza e qualità di Licia Corradini nella costruzione del gioco, al buon rendimento di Rosso negli spot di guardia e ala piccola con licenza di colpire dal perimetro, alla solidità della slovena Ljubenovic dentro e fuori il pitturato, alla straordinaria esuberanza fisica della ventenne Katshitshi: e, naturalmente, al riconosciuto talento dell’ex biancorossa Tayara Madonna, 24 punti e 6/6 dall’arco nella performance di Pordenone, spesso e volentieri perfettamente a suo agio anche in regia. All’andata un terzo periodo da incubo (7-20 il parziale) condannò le biancorosse all’esclusione dalla F8 di Coppa Italia: ultimamente la sterilità offensiva propria dell’ultima frazione, sulla sponda berica, ha le sembianze di un rebus ancora irrisolto.

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