Stagione 2018-19, 1° ritorno. AS Vicenza – Delser LBS Udine

VelcoFin InterLocks Vicenza – Delser Udine 37-42 (7-14, 18-23, 28-37)

VelcoFin InterLocks: Matic 11 Chicchisiola, Destro M. 3, Monaco, Colombo 4, Destro F 4, Stoppa 10, Gamba, Ferri 3,Santarelli 1, Zanetti 1, Sartore ne.
All. Aldo Corno
Tl 8/16 tiri da due 13/51 tiri da tre 1/17 Rimb dif 32 Rimb off 11 PP 7 PR 13

Delser Udine: Bianco, Vella 4 Ianezic 7 Ivas ne. Sturma 2 Bric 2, Vicenzotti 11 Rainis 1 Ljubenovic 6 Romano 9 All. Francesco Iurlaro
Tl 9/12 tiri da due 9/31 tiri da tre 5/25 Rimb off 11 Rimb dif 45 PP 21 PR 3

Arbitri: Nicolò Bertuccioli da Pesaro e Alessandro Soavi da Cagli (PU)

Ci avessero detto prima del match che tenevamo a 42 punti una squadra forte e grintosa come Udine, ci saremmo sicuramente sfregati le mani per la contentezza e avremmo pensato: vittoria sicura. Invece Vicenza riesce sì a far fare 42 al Delser Udine, ma a sua volta segna solo 37 punti. E proprio nella serata in cui VelcoFin InterLocks perde pochissimi palloni – 7- e ne conquista 13, surclassando, solamente su questo punto, le friulane che di palloni arrivano a perderne ben 21 con tre soli recuperi. Difficile il commento. Si rischia di essere ripetitivi: ma purtroppo è impensabile vincere col 21% dal campo di cui 1/17 da tre; e 8/16 ai liberi. La squadra al solito ha profuso energie e orgoglio su ogni pallone difensivo, ma se al momento topico fai virgola, non si va da nessuna parte. Un po’ di cronaca. Primo periodo sul pari fino al 7-7, poi 7-0 per Udine che chiude avanti a Vicenza 14-7. Secondo periodo incredibile. Velco Fin pareggia a sua volta con un bel 7-0; Udine risponde con un pungente 9-0: si chiude il primo tempo sul 18-23. Alla ripresa del gioco VelcoFin InterLocks caparbiamente si porta sotto a 28-30 e anche qui subisce un mortifero 7-0 per un finale a 28-37. L’ultimo periodo è imbarazzante perchè nessuno segna. Vicenza ha mille opportunità per far sua la partita, ma niente da fare! Udine con soli 5 punti a referto riesce a prevalere. Certo con merito, ma dopo tanti e tanti errori incredibili. Unica attenuante in casa vicentina l’uscita al 4°minuto di Ivona Matic, che subisce un colpo fortuito al volto ed è costretta sul punteggio di 34-37 ad uscire dal campo per non fare più rientro. Peccato perchè aveva segnato 11 punti, preso 8 rimbalzi e fatto 4 recuperi. Onore comunque ad Udine che è praticamente sempre stato in testa al match. Ed ora per Vicenza l’ostacolo di sabato prossimo a Marghera: una partita che diventa fondamentale.

Il prepartita

Se il finale del 2018 della nostra squadra è stato esaltante, lo stesso non si può affermare dell’inizio dell’anno nuovo. E se la sconfitta con Alpo ci sta tutta – magari in proporzioni minori non sarebbe stato male – la vera brutta sberla è avvenuta sicuramente contro Itas Bolzano. Un ceffone inaspettato che ha fatto male, ma al quale bisogna reagire. E’ il bello dello sport di squadra: il campo è generoso, ti reclama e ti concede la chance di rifarti! Ogni settimana si riparte da zero a zero, si guarda avanti e si può rimediare al malfatto. Quante volte un risultato dell’andata è stato ribaltato? Scende giusto a Vicenza Delser Udine che nella prima partita del campionato ci inflisse il primo dispiacere superandoci per 51-43 in una partita molto equilibrata: un 7-0 finale mise la parola fine sul match. Udine è in salute: ha in classifica 20 punti, 4 più di VelcoFin InterLocks. Viene da 5 vittorie su 5: nell’ultima ha violato 65-50 il campo di Sanga Milano con 19 punti della sua ottima straniera Ana Ljubenovic, una delle giocatrici più forti del campionato. Ma attenzione a Sturma e Vicenzotti, due ali che sanno pungere. In casa VelcoFin InterLocks il roster è finalmente al completo: rientra dopo tre mesi il play titolare Francesca Santarelli. Un’altra notizia lieta arriva da Villafranca dove ha fatto il suo esordio in A2 Milena Mioni, 17 anni, cm 184. Buona prova la sua a rinverdire la bontà del vivaio vicentino, celeberrimo nel passato per la sua prolificità. E sull’esempio di Milena, come è negli auspici migliori della società, altre giovanissime, secondo tradizione, busseranno alla porta per entrare nel gruppo d’elite: basta avere la necessaria pazienza. Ora in casa vicentina deve vigere la massima concentrazione: si è tutti consapevoli che Udine è avversario forte e di rispetto, ma che la rotta ultima vada invertita. Bisogna rompere il ghiaccio di questo 2019 finora nero. Ferri e compagne sono chiamate a buttare a mare le cattive ombre recenti e a mettere sul parquet tutto l’orgoglio e la volontà che possiedono. Niente pensieri negativi: come in tante altre partite fuori gli occhi di fiamma e i garretti d’acciaio! La rivincita è possibile e doverosa: questo è lo sport. Il pessimismo non ha futuro. Forza Vicenza!!!

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