► 2016-17, 9° andata. AS Vicenza – Ecodent Point Alpo

VelcoFin AS Vicenza – Ecodent Point Alpo Basket 57-53 (15-14; 25-26; 39-42)

AS Vicenza: V.Diodati 3, G.Pegoraro 15, T.Madonna 6, E.Caldaro, V.Stoppa, T.Jakovina 3, G.Nicolodi 16, L.Ferri (cap) 2, F.Pizzolato ne, I.Pieropan 12. Allenatore Aldo Corno

Alpo Basket: S.Vespignani 5, S.Toffali 4, E.Borsetto, S.Viviani ne, M.Zanella (cap) 1, S.Bottazzi, R.Di Gregorio 24, M.Dznic 12, A.Pusceddu ne, S.Zanardelli, C.Villarini 2, L.Reani 5. Allenatore Nicola Soave

ARBITRI: G. Forni di Cervia e S. Bonetti di Ferrara

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Vicenza, 4 dicembre 2016. Appena il tempo di dare uno sguardo ai risultati dopo gli anticipi del sabato ed ecco servita su un piatto d’argento l’opportunità di accasarsi in beata solitudine al secondo posto della graduatoria: sempre alle spalle di Bologna, giunta all’appuntamento col turno di riposo, ma ad una sola vittoria di distanza, giusto per rispettare il mini programma stilato dalle biancorosse per le ultime cinque gare d’andata. Velcofin alla prova del nove e con l’imperativo categorico di sbrigare la pratica Alpo, contando anche sulla recuperata Nicolodi – post influenza – e sulla settimana di preparazione assorbita da Jakovina dopo la parentesi con la nazionale slovena. La partita? Brutta, inutile nasconderlo. Sarà il Natale che si avvicina, oppure la giornata uggiosa o l’aria del derby, ma lo spettacolo, oggi, si è dimenticato di passare dal PalaVicenza. VelcoFin porta a casa i due punti, ma quanta fatica! Non passa 1′ che Dzinic sfrutta il mismatch con Pegoraro per aprire le ostilità: immediata è la risposta dall’arco firmata Jakovina prima del 5-2 di Madonna mentre il 2′ va in archivio. Il tandem Vespignani-Dzinic garantisce penetrazioni e presenza sotto i tabelloni, Corno chiama le sue a raccolta (5-6, 5’04” alla prima sirena) per le indicazioni di rito: da ambo le parti gli errori si sprecano, finché Ferri trova il terzo tempo del 7-6 (3’40”) prima di incappare nel fallo sulla bosniaca e cedere il campo a Nicolodi, con Pieropan che rileva Madonna. Sorpassi e controsorpassi la fanno da padroni, l’impatto di “Giudi” offre 4 punti di fila distribuiti tra liberi e pitturato, Pieropan vola sull’infrazione di 24″ ospite e chiude il quarto sul 15-14. Si riparte ancora con le mani veloci e la destrezza dell’ex Castel S. Pietro per il “massimo” vantaggio (17-14), poi tocca a Nicolodi (4′) guadagnare la linea di fondo e assicurare il 19-15 all’insegna del “canestro questo sconosciuto”: ne fa le spese la slovena Tina che cede il posto a Stoppa mentre Pieropan dimostra (21-15) di essere “dentro” la partita. Di Gregorio trova due punti in cattivo equilibrio (21-17) allo scadere dei 24″, Caldaro è un leone e costringe Dzinic alla 2° penalità sulla palla vagante, poi Reani inventa due punti e con l’and1 prima riconduce l’Ecodent a -1, poi firma il +1 (23-24 all’8′). Di nuovo dentro Pegoraro e il suo piazzato restituisce il vantaggio alle padrone di casa, ma al riposo lungo si va con Alpo, seppur di misura, ancora avanti (25-26). I numeri sono impietosi: Vicenza tira con il 30% dal campo (11/37), poco meglio fa Alpo (34%,11/32) che, dal canto suo, raccatta più rimbalzi (26-22). Il 3/5 da 2 e il 2/2 ai liberi di Nicolodi è davvero grasso che cola. Dai 6.75, poi, è un pianto greco: 1/6 Velcofin, 0/6 Ecodent: servirà un’altra Vicenza, nei restanti 20′, per venire a capo delle viaggianti. Si riparte come si era finito: vero che Pegoraro brucia dall’arco (28-26) e Pieropan guadagna la lunetta con tre liberi sull’inopinata spinta che le regala Di Gregorio, ma l’1/3 non cambia le carte in tavola. Toffali e Nicolodi “muovono” il tabellone, Jakovina litiga col ferro e De Gregorio scrive 31-31 a 5’31” dalla terza sirena. Il time-out biancorosso arriva con 4’23” da giocare sul 33 pari di Vespignani in penetrazione, poi Madonna da 6 metri, Di Gregorio (2+1) e Ecodent avanti (35-36): quindi Dzinic (35-38 a 2’51”), con l’infrazione di 24″ che certifica lo stato confusionale delle beriche. Il pareggio arriva dalla tripla della risorta Diodati (38-38), l’ultimo tiro del periodo è targato Di Gregorio (39-42) che tocca quota 20 con un confortante 8/17 su azione. Lo stillicidio di Jakovina non conosce soluzione di continuità (1/11), così non è per Di Gregorio che festeggia quota 23: trepunti, 42-47 al 3′ e Velcofin a raccolta per non lasciar scappare la partita. Dentro Ferri, ma è Pegoraro a sganciare la “bomba” (47-47 a 6’37”) del ritrovato equilibrio e quasi 1′ dopo ecco Nicolodi per il +2 (49-47), prima della tripla di Pieropan che certifica il 10-0 interno (52-47) e costringe alla sospensione coach Soave a 4’54” dall’epilogo. Capitan Ferri mostra i muscoli a Dznic, il ferro rifiuta la tripla di Pego, Nicolodi cancella Di Gregorio, l’1/2 della quale va a referto (52-48 all’8′). Dzinic e Madonna per Pieropan fanno il 52-50 a 1’44”, ancora Pegoraro taglia la difesa veronese (54-50, 1’26”), mentre Ferri sciupa i due personali. Vespignani da tre sulla sirena dei 24″ (54-53), poi sbaglia Madonna ma il pallone che vale oro è catturato da Ferri, l’antisportivo di Reani (9″) spedisce Pego in lunetta (1/2 e 55-53), ancora fallo Reani dopo la rimessa (a 5″ dalla fine) e dopo il 2/2 di Madonna (57-53)  Alpo deve chiamare time-out: Di Gregorio va dall’arco ma è solo vetro… Come dicono, un derby non si gioca, si vince. E’ quanto accaduto.

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