► VelcoFin AS Vicenza – InFa FeBa Civitanova (3° ritorno 2016-17)

VelcoFin AS Vicenza – InFa Feba Civitanova 63-58 (22-11; 31-26; 47-37)

AS Vicenza: V.Diodati, G.Pegoraro, T.Madonna 24, E.Caldaro 2, V.Stoppa 2, T.Jakovina 13, G.Nicolodi, L.Ferri (cap) 6, A.Cappozzo ne, I. Pieropan 16. Allenatore Aldo Corno.

Feba Civitanova: A.Orsili 4, L.Zaccari ne, V.Perini (cap) ne, G.Bocola 7, J.Trobbiani 8, S.Ceccarelli 6, K.Ostojic 17, G.Gombac 10, M.Matalon 13, E.Marinelli, F.Stronati ne. Allenatore Alberto Matassini.

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ARBITRI: Alberto Perocco di Ponzano Veneto (TV) e Andrea Zangrando di Carbonera (TV)

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VICENZA, 29 gennaio 2017. Imbattibilità interna? Confermata. Secondo posto in classifica? Anche. Con quattro punti di margine su Marghera, ieri corsara a Villafranca e altrettanti (sei, contando gli scontri diretti) che distanziano una Civitanova sempre in partita e che ha costretto Ferri & C. a tirar fuori ogni più remota energia, fisica e mentale, per sbrogliare una matassa assai contorta e supplire alle problematiche fisiche degli ultimi dieci giorni. Poi la variabile, al secolo Tayara Madonna: 6/9 da 2, 2/4 da 3, 6/6 ai liberi, 4 rimbalzi, +2 perse-recuperate, 6 assist, 35 di valutazione. Se qualcuno pensa che abbia un conto aperto con la FeBa beh, è autorizzato a farlo.
Tutte presenti in casa Vicenza – comprese le lungodegenti Pegoraro e Nicolodi – solo Perini (e scusate se è poco) assente nelle fila di una InFa che ripropone lo stesso roster di Villafranca con la capitana in panchina. Madonna, Stoppa, Jakovina, Ferri e Pieropan danno vita al quintetto scelto da coach Aldo Corno; Bocola, Ceccarellli, Ostojic, Gombac e Mataloni formano lo starting five di Alberto Matassini, che si presenta al PalaVicenza con il biglietto da visita del tris di successi consecutivi.

1° periodo – Madonna riparte da dove aveva finito lo scorso ottobre a Civitanova, la In.Fa. è ben presente a rimbalzo offensivo, ma due canestri di Jakovina confezionano il 6-3 interno dopo 2’52”, prima che Tai si prenda il quarto punto personale (8-3) al quarto giro di lancette e ancora lei si incarichi di firmare il 12-5 (6° punto al 6′) che costringere la Fe.Ba. al primo timeout dell’incontro. Pieropan allarga la forbice in penetrazione (+9) e poi chiede aiuto alla tabella per la tripla del 17-5 al minuto 8. Risponde Gombac dall’arco, la imita Jakovina e con Mataloni è davvero festival del tiro da tre (20-11 con 1’52” da giocare). Il recupero di Madonna e il contropiede di Stoppa più la persa marchigiana chiudono la prima frazione, con le padrone di casa a quota 22 e le ospiti esattamente a metà.

2° periodo – Ferri è dappertutto anche se la mira non l’aiuta, dalla panca si alza Nicolodi e allo scadere dei 24″ il jump di Mataloni vale il -7 (22-15 al 3′), Nei primi 13′ Ostojic non è un fattore, lo è Orsili che, appena entrata, tiene le momò in scia (24-17 al 5′). Matassini rimette Gombac per una Ceccarelli poco produttiva, Mataloni approfitta della difesa non… ermetica di Madonna e guadagna la lunetta per il 2/2 (24-19) a 4’35” dalla seconda sirena. Fuori la lunga di passaporto sloveno e dentro Trobbiani con quintetto più basso per le viaggianti, a Gombac dall’arco risponde Madonna con egual moneta: la partita è assolutamente fisica nei duelli individuali e la trance agonistica delle biancorosse riempie la casella dei falli di squadra, tanto che Corno spende il secondo e ultimo minuto per richiamare le sue alla massima attenzione. Due liberi di Bocola spingono InFa al -3 (29-26) dell’8′ e un esagerato uno contro uno di Gombac finisce nelle mani della solita Madonna: palla a Caldaro, penetrazione, fallo subito e 2/2 dalla linea per il 31-26 ad 1′ dal riposo lungo. La foga agonistica prevale sul raziocinio in entrambe le contendenti, il buzzer-beater di Tai si stampa sul ferro e la prima metà di gara se ne va sul 31-26, con la FeBa ad aggiudicarsi il tempino (9-15). Vicenza chiude con 12/36 dal campo (Madonna 4/8 e 11 punti) e 20 rimbalzi, Civitanova con 8/27 (Mataloni 3/5 e 9 totali) e 25 carambole.

3° periodo – Di nuovo Ostojic nelle fila marchigiane, capitan Ferri paga sì in centimetri ma non in combattività, Jakovina e Pieropan allungano a +9 al 3′ (37-28), la doppia cifra di vantaggio non arriva perché la slovena biancorossa non “tiene” il contatto di Gombac: si segna col contagocce, VelcoFin è sempre avanti ma non riesce a mettere le mani sulla partita. La doppia cifra personale di Tina vale ancora il +9, il 12° di Pieropan, con il tracciante del 42-30 al 7′, apre nuovi orizzonti: ecco la VelcoFin che vorremmo sempre vedere: Jakovina, Madonna e Pieropan servono la transizione che frutta il 45-33 a meno di 2′ dall’ultimo miniriposo, che Vicenza raggiunge con 10 lunghezze di margine (47-37).

4° periodo – Conciliabolo tra Corno e Zangrando di Carbonera per un possesso-non possesso allo scadere dei 24″ che regala due punti alle momò, la veleggiante Madonna produce il 2+1 del 50-39 al 2′:  InFa getta sul legno ogni energia e risale al -5 (52-47) con il trepunti di Ceccarelli a poco più di 6′ dall’epilogo. A chi tocca la replica: a Madonna, naturalmente (e ovviamente dai 6.75), prima che l’attenta difesa di casa costringa le avversarie all’infrazione di 24″ con 4’53” ancora sul cronometro. VelcoFin splendida con due tiri aperti di fila (sbagliati) e altrettanti secondi possessi, VelcoFin distratta col 4° fallo (blocco irregolare) di Jakovina, ancora grande con Ferri per il +8 del 7′ (57-49). poi Ceccarelli dall’arco (57-52 a 2’35”), attacco con doppia scelta per Mataloni ma l’assist per Ostojic non trova mani educate. A 1’50” dalla sirena finale ancora Tayara Madonna: “and1″ e 60-52, poi due della rigenerata Ostojic per il -6 (15 punti nei secondi 20′). Siamo nell’ultimo minuto e Gombac firma il -4 (60-56), sbaglia Pieropan dall’arco, Stoppa vola a catturare un rimbalzo che è oro colato, Madonna guadagna la linea della carità per il 2/2 del 65-56 con 25″ da giocare e la FeBa a rifugiarsi nella sospensione. Sbaglia Gombac, segna Ostojic (62-58, 9”), Pieropan in lunetta (1/2 e 63-58). Vicenza è ancora in bonus, Stoppa lo sa, spende un fallo e spezza l’attacco ospite: cala il sipario e le biancorosse si raccolgono al centro del campo per il meritato tributo del pubblico.