► VelcoFin AS Vicenza – Delser Libertas Udine (5° ritorno 2016-17)

VelcoFin AS Vicenza – Delser Libertas Udine 75-56 (24-9; 39-28; 58-46)

As Vicenza: V.Diodati 3, G.Pegoraro 12, T.Madonna 21, E.Caldaro 4, V.Stoppa, T.Jakovina 18, G.Nicolodi 8, L. Ferri (cap) 4, A.Cappozzo 2, I.Pieropan 3. Allenatore Aldo Corno.

LBS Udine: C.Bianco 2, M.Ciotola, A.Beltrame 3, E.Mancabelli 5, V.Sturma, A.Mio 2, D.Vicenzotti (cap) 10, E.Pontoni 5, E.Da Pozzo 3, C.Rainis 10, E.Ofomata 16. Allenatore Valdi Medeot.

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Arbitri: Daniele Barbagallo di Milano e Cristiano Giusto di Albignasego (PD)

Super Madonna e VelcoFin da applausi: la rivincita con Udine è servita

VICENZA, 12 febbaraio 2017. L’antipasto della partita? Il gustoso successo, servito da Alpo e indigesto a Bologna nell’anticipo del sabato, che offre a Vicenza l’opportunità di dimezzare il divario in classifica con le felsinee e rimandare ogni discorso dapprima alla nona giornata di ritorno – biancorosse sul legno di Villafranca e Matteiplast a guardare per il turno di riposo – e poi all’ultima di stagione regolare, con lo scontro diretto tra le mura del PalaVicenza. Ipotizzando un percorso netto per entrambe le contendenti, gli ultimi quaranta minuti assegnerebbero il primo posto nel girone, con un vantaggio non trascurabile per Ferri&C, che dovrebbero ovviamente vincere, ma senza la spada di Damocle di una differenza punti (-20) assai difficile da ribaltare.

Questi i sogni della notte degli esami… Poi la domenica, con la sfida tanto attesa tra VelcoFin e Delser: certo più dalle padrone di casa, chiamate a riscattare la sconfitta dell’andata, che dalle friulane, pronte alla battaglia ma, indubbiamente, soddisfatte di un campionato dai molteplici risvolti positivi.

1° periodo – Rainis a dettare i ritmi di gioco, Mancabelli a sfruttare tiro e penetrazioni, Vicenzotti col perimetro a disposizione, Da Pozzo e Ofomata nel pitturato danno vita al quintetto Delser. La risposta, classica, di coach Corno vuole Pegoraro con Madonna in regia e guardia, Stoppa a garantire certezze difensive negli spot di 2-3, Jakovina e Nicolodi a scambiarsi i ruoli di 4-5 alla bisogna. Primi quattro punti interni tutti di Jakovina in 90″, poi la tripla di Pegoraro e il contropiede di Madonna, sul recupero della slovena, scrivono il 9-0 del 2’31”, con puntuale sospensione chiesta dalla panchina friulana. Dal “minuto” escono i primi due di Mancabelli e servono oltre 120″ a Da Pozzo per replicare, complice una mancata rotazione difensiva: VelcoFin resta in controllo, Nicolodi trova l’aiuto del tabellone, Pegoraro in contropiede e Tina nella transizione (10° personale) regalano il 17-4 del 7′ con Medeot che sceglie la zona pari. A 1’43” dalla prima sirena ecco la tripla di Mancabelli con analoga risposta di Pieropan subentrata a Stoppa, Jakovina da Pego per il +15 (22-7) quando inizia l’ultimo giro di lancette, che si chiude col canestro di Pontoni in beata solitudine.

2° periodo – Ferri in campo per Nicolodi al 2′, dentro anche Caldaro (Jakovina) e Madonna al posto di Pegoraro solo un minuto più tardi: adesso Udine è più organizzata sui due lati del campo e Vicenza eccede in sicurezza affrettando troppo le conclusioni: Bianco nel pitturato spinge le sue al -9 (26-17, 5′) e l’and1 di Diodati ristabilisce la doppia cifra (29-17) di margine casa. Quando Corno richiama sul legno Nicolodi e Jakovina, Medeot ci spedisce l’esperta Beltrame per Rainis, Pegoraro non fa una piega e il suo tracciante dice 34-18 al 7′ con capitan Vicenzotti che risponde infilando quattro punti (34-22 con 2’22” da giocare) e ringraziando la persa (palla) di Jakovina. Madonna dall’arco scrive un altro +15 (37-22) e va a sedere per un colpo subito, il backdoor di Pieropan frutta due personali sul 3° di Vicenzotti e il 39-26 (1/2), con la frazione che si chiude a firma Vicenzotti (6, 2/8 dal campo). Liberi a parte, Velcofin superiore in tutte le voci statistiche, ma la realtà dice che le biancorosse hanno concesso di più nel secondo quarto, 19 contro i nove dei primi 10′, che Jakovina ha smarrito il feeling col canestro e che la Delser sta, seppur lentamente, tornando in partita.

3° periodo – Eccola Tina (41-28 dopo 51″), ma anche Vicenzotti. poi la 2-3 friulana, proposta dopo canestro realizzato, dimentica che la specialità di casa Madonna arriva sempre dai 6.75: è 44-30 al 3′ con Udine che piazza trappole sulle portatrici di palla vicentine, forzando un passaggio obbligato di Pegoraro a Ferri che finisce per incappare nell’infrazione di “passi”. Il trepunti di Beltrame dopo l’1/2 Da Pozzo vale il -8 esterno, le biancoarancio raddoppiano sistematicamente sulle piccole con grande aggressività e meno male che Madonna libera la “bomba” del 49-38 a 3’31” dall’ultimo riposo, prima che il jump di Rainis e la sua successiva penetrazione innalzino la Delser al -7 (51-44) con 2′ scarsi sul cronometro. Quattro liberi (Nicolodi e Madonna) per il 55-44 del 9’50” e il siluro targato Madonna (18, 4/8 da 3), con ferro in grande aiuto, segnano l’ultimo allungo vicentino (58-44 al 10′) della frazione.

4° periodo – Toh, chi si vede, Ofomata: prima brucia dall’arco e poi da sotto, sbagliando però il libero aggiuntivo (60-51, 3′), Pego in uno conto uno ristabilisce la doppia cifra, con la “solita” Madonna che fa il bello e cattivo tempo (65-51, 4′). VelcoFin si stacca e Delser accorcia, l’attacco Vicenza pasticcia e l’infrazione di 24″ suggerisce a Corno di chiamare le sue a raccolta a 4’59” (67-54) dall’epilogo. Subito +15 con Jakovina (69-54) e +17 grazie a Ferri (71-54) con poco più di 3′ da giocare. Le biancorosse giocano (troppo) col cronometro – altri 24″ – ma il tempo scorre veloce: spazio alla meritata standing ovation per Madonna e per – udite udite – i primi punti in A2 della 2000 Anna Cappozzo e la gara lascia scorrere i titoli di coda. Missione compiuta: adesso Bologna è davvero nel mirino.

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